Nell'ormai lontano 2010 ho fatto una scelta importante che mi ha portata a diventare chi sono oggi. Quando dopo la maturità scientifica dovevo scegliere a quale facoltà iscrivermi, ero indecisa tra matematica e psicologia. Non è stata una scelta semplice. Non avevo mai avuto lezioni di psicologia al liceo, era una disciplina totalmente nuova per me, eppure percepivo un richiamo, come le sirene per Ulisse. E per fortuna, al contrario suo, non sono riuscita a resistere a questa tentazione.
Mi sono laureata in psicologia clinica all’Università di Bologna con una tesi sperimentale sulle disfunzioni sessuali in pazienti con disturbi gastrointestinali cronici.
Ho poi proseguito la mia formazione in psicoterapia cognitivo-interazionista nella città di Padova.
Oltre alla pratica clinica mi piace dedicarmi anche alla ricerca. Penso che un professionista non debba mai stancarsi di imparare, conoscere, scoprire. I miei interessi di ricerca si concentrano sulle malattie croniche, la sessualità e la psicosomatica. Al momento sto svolgendo un’altra ricerca sulla sessualità in donne che soffrono di vulvodinia ed endometriosi.
Del mio lavoro amo emozionarmi mentre ascolto storie di vita e vedere una persona schiudere la porta di accesso al proprio universo ed entrarci in punta di piedi.
Sono contenta di aver scelto questa professione perché, nonostante le continue sfide, mi permette di essere spettatrice e partecipe di questa magia, che è vedere una persona che si rialza, che fiorisce, che vive la vita come vorrebbe viverla.